Perimplantite Cura e Sintomi

Hai una infezione agli impianti? Gli impianti si sono infiammati e danno fastidio? Impianti infetti o perimplantite?

In questo caso bisogna stare molto attenti e agire quanto prima per evitare il rischio di perdere gli impianti, soprattutto perché sono costati tempo e denaro. A volte si infiammano degli impianti messi anche da pochissimi anni; questo giustamente dà molto fastidio al paziente che sperava di aver risolto per sempre il suo problema.

Gli impianti sono una delle più importanti innovazioni nel campo odontoiatrico perché sostituiscono, grazie a delle viti in titanio inserite nell’osso, i denti mancanti.

Anche se inseriti perfettamente richiedono una certa manutenzione; spesso, soprattutto se non viene trattata la parodontite dei denti ancora presenti, anche gli impianti possono andare incontro a malattie simili a quelle dei denti naturali, ma ancora più difficili da trattare: in questo caso si parla di “perimplantite”.

La perimplantite è un’infezione a carico degli impianti osteointegrati e i sintomi, simili a quelli della parodontite, sono:

  • Sanguinamento;
  • Presenza di pus;
  • Profondità di sondaggio superiore ai 5mm;
  • Dolore alla percussione;
  • Riassorbimento di osso visibile con delle lastre;
  • Cambiamenti di colore nella gengiva che circonda l‘impianto.

La brutta notizia è che, a differenza dei denti, quando l’impianto inizia a muoversi anche di poco, purtroppo, va estratto, a differenza dei denti che a volte si possono salvare. Se va estratto conviene agire quanto prima, per poi pulire molto bene e disinfettare anche col LASER la zona dell’estrazione, riempiendo se possibile con dell’“osso artificiale” il “buco”, permettendo così, dopo pochi mesi, di poter reinserire nuovamente l’impianto.

Bisogna stare attenti però a valutare la “mobilità” dell’impianto, che spesso non è legata alla “vite” nell’osso ma alla “corona” (cioè la copertura del dente che viene messa sopra). In questo caso risolvere il problema è abbastanza semplice andando semplicemente a stringere e riavvitare la corona stessa!

Nel caso invece in cui l’impianto non si muova ma sia infiammato, è possibile trattare gli impianti “malati” grazie a un protocollo totalmente non chirurgico messo a punto da Microdent Dental SPA.

Vantaggi della Terapia Microdent della Perimplantite (i risultati dipendono dalla diagnosi, dalla condizione clinica e da molteplici fattori anche individuali)

  • Terapia spesso totalmente non chirurgica;
  • Spesso assenza di anestesie;
  • In media risoluzione rapida di sanguinamento e pus;
  • Utilizzo del LASER e altre tecnologie;
  • Protocollo aggiornato seguendo le ultime ricerche scientifiche;
  • Spesso radicale in caso di mucosite (infiammazione delle mucose);
  • Aiuta a salvare o quanto meno allungare la vita a molti impianti colpiti da perimplantite medio-grave;
  • Ottima pre-terapia per migliorare il risultato in caso sia necessaria una chirurgia rigenerativa.

In pratica, questo approccio combina l’utilizzo del Laser con una terapia farmacologica e meccanica (con l’utilizzo del microscopio operatorio) aggiornata con le ultime ricerche della letteratura scientifica.

Ovviamente è fondamentale, se i denti residui sono affetti da parodontite, andare anche a trattare questi per evitare di farli peggiorare e di far ammalare gli impianti in modo ancora più grave!

Ecco i passaggi di questa terapia:

  • Prima visita per analizzare la situazione ed effettuare una diagnosi accurata anche con l’utilizzo di lastre ed eventualmente TAC per capire quanto osso ha perso l’impianto
  • Inizio del protocollo di trattamento che richiede 3 sedute di terapia attiva: il primo appuntamento, il secondo dopo 48 ore ed il terzo dopo 7 giorni.
  • Trattamento attivo (ripetuto in tutti i 3 gli appuntamenti):
  • Trattamento di Disinfezione LASER
  • Pulizia accurata dell’impianto col Microscopio e strumenti dedicati
  • Rifinitura e lucidatura delicata con polveri a base di eritriolo.
  • Prescrizioni farmacologiche
  • Rivalutazione guarigione dopo 2 mesi

Questa terapia, simile a quella attuata per la cura della parodontite, permette di attenuare o risolvere i principali sintomi della perimplantite con l’obiettivo di salvaguardare gli impianti inseriti. La terapia, in alcuni casi, verrà validata anche da accurate analisi batteriche per verificare l’effettiva eliminazione degli stessi.

Se vuoi saperne di più o se vuoi fissare un appuntamento per valutare il tuo caso specifico, siamo a tua completa disposizione.

Se la terapia non chirurgica non è sufficiente o non indicata, si potrà intervenire con una terapia chirurgica rigenerativa o, a volte, si dovrà estrarre l’impianto colpito nel caso non sia più mantenibile.

Bisogna precisare che, in caso di perimplantite, sarà necessario bonificare globalmente la bocca dalla parodontite, in quanto le due malattie vengono causate dagli stessi batteri. Evitare questo passaggio può portare ad un rischio concreto di ritorno del problema.

Per maggiori informazioni sulla nostra terapia minimamente invasiva della parodontite visita questa pagina

Impianti Dentali e Perimplantite

Gli impianti osteointegrati vengono inseriti nell’osso per sostituire i denti mancanti. Sono spesso la migliore soluzione, soprattutto quando gli altri denti sono sani e quindi non si vogliono limare per inserire un ponte, oppure nel caso non ci siano denti “pilastro” per altre soluzioni.

Una vite di titanio, il vero e proprio l’impianto, viene avvitata nell’osso. Si assiste così progressivamente al processo di osteointegrazione (cioè il processo che permette alla vite di inserirsi nell’osso). Solitamente questo periodo è di circa 3/4 mesi a seconda delle condizioni.

Questo processo permette all’impianto di diventare un tutt’uno con l’osso e sostenere i le capsule e/o le corone sovrastanti.

In alcuni casi possono comparire delle complicazioni precoci che portano a una mancata osteointegrazione, causando la perdita immediata dell’impianto. In questo caso non ci si deve preoccupare! Nel giro di poco tempo sarà possibile reinserire l’impianto perso.

Le complicazioni tardive, spesso a base infettiva ossia dovuta a batteri, si dividono invece in:

  • Mucositi, infiammazione superficiale, reversibile, riguardante solo i tessuti che rivestono gli impianti. La gengiva è spesso arrossata e può sanguinare.
  • Perimplantiti, che possono avere gli stessi sintomi della mucosite ma che sono più profonde e sono visibili radiograficamente con una perdita di osso intorno agli impianti.

Queste complicazioni, se non trattate, possono portare alla perdita dell’impianto stesso.

Le perimplantiti sono infezioni molto simili alla parodontite, ossia l’infezione del supporto dei denti naturali che può portare alla loro perdita precoce. La grande differenza è l’assenza negli impianti del “legamento parodontale” (cioè la struttura tra radice e dente naturale), che rende l’attacco sugli impianti più debole.

A volte le perimplantiti sono dovute anche alla poca stabilità dei tessuti gengivali vicino all’impianto; questo causa un’apertura nella gengiva capace di far entrare i batteri. In questo caso, tramite una facile manovra, sarà necessario stabilizzare i tessuti molli, sempre grazie all’utilizzo del LASER, con un intervento chiamato allungamento di fornice o “stripping”.

È quindi chiaro come, in generale, prima di inserire degli impianti sarebbe necessario decontaminare la bocca dalla parodontite, soprattutto perché i denti da sostituire si sono spesso persi a causa di questa malattia. Se si inseriscono gli impianti in una bocca guarita dalla parodontite, adottando poi le corrette manovre di igiene orale e di mantenimento, il rischio di complicazioni sarà quanto più limitato possibile.

Altro fattore chiave sarà quando possibile evitare procedure di carico immediato che aumentano comunque il grado di rischio, prediligendo soprattutto in zone posteriori l’attesa dei canonici 3-4 mesi.

In caso di perimplantite possiamo aituarti! Se vuoi maggiori informazioni, siamo a disposizione!

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Cura Perimplantite

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